Politica

STUDIARE I PROBLEMI E' UN PRECISO DOVERE

Interessante, questa lettera aperta del professor Carlo Maria Bellei, dell'Università di Urbino, al vice  premier Di Maio, durante lo scorso mandato governativo. “Roba del passato”, direte voi. Noi pensiamo che le “robe del passato” vadano spesso rivisitate: per capire meglio le persone, per capire meglio il loro e il nostro oggi. La lettera ci viene riproposta da Danilo Bertoli.
 
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"Caro Di Maio,

leggo che lei ed il suo Ministro Toninelli siete rimasti perplessi dalle aperture della Lega a Società Autostrade.
Se ha un minuto provo a spiegarle come stanno le cose.

Se, invece di continuare a gridare proclami, vi foste presi la briga di approfondire la materia riguardante le concessioni autostradali, vi sareste accorti di una serie di cose interessanti. Prima di tutto, il contratto capestro. Non le pare che invece di lanciare le solite accuse a destra e a manca vi sareste dovuti chiedere chi c’era dietro la stipula di condizioni così svantaggiose per lo Stato? È evidente che sia lei che Toninelli non ne sapete nulla.

Partiamo dal principio: nella sua breve vita il tanto bistrattato secondo governo Prodi si accorge di alcune anomalie e decide di intervenire per sanarle. L’intervento più importante che viene fatto è del 2006, con esso praticamente si obbligano i gestori privati a legare gli aumenti dei pedaggi a sostanziosi interventi di ammodernamento e manutenzione. Detta in parole povere, se vuoi soldi devi prima metterci soldi.

Solo che il governo Prodi cade e, mi ascolti bene caro Di Maio, nel 2008 arrivano Berlusconi e la Lega, già proprio quella Lega con cui oggi lei governa e nella quale Salvini era già uno degli elementi di spicco. Nel giugno dello stesso anno il centrodestra elimina tutti i vincoli, cambia le condizioni della concessione dando vita all’attuale contratto-capestro con il quale si affidano le autostrade ai privati.

Vuole sapere il perché, caro Di Maio? Perché alcuni imprenditori veneti, interessati al business della viabilità, fecero molte “pressioni” proprio sulla Lega. Comincia a capire, ministro Di Maio? Vede, alla lunga è difficile occupare un dicastero importante come il Suo raccontando tutto ed il contrario di tutto. Capisco che in questi anni giornalisti ed elettori le abbiano fatto credere che nessuno l’avrebbe mai contraddetta, ma questo non è più il tempo in cui inventarsi balle per giustificare ai genitori il fatto di non riuscire a passare gli esami all’Università: questo è il tempo in cui lei ha in mano il futuro di milioni di persone.
Spero  di  esserle  stato  utile.”
                                                                                                                                             
                                                                                                                                                 Carlo Maria Bellei
                                                                                                                                                (Università di Urbino)
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