Delicatissima fiaba della nostra Valentina Tuccella, che fa parlare fiori e animali, nuvole e alberi, fiumi e fronde ventose, per ricordare agli uomini quanto sia possibile e meravigliosamente bello costruire un mondo in cui semplicemente si impari ad aiutarcisi capendo e donando piuttosto che ad ostacolarcisi chiudendo e invidiando.
C’era una nuvola, alta nel cielo; con le guance gonfie e gli occhi chiusi soffiava forte forte. Tutt’intorno, ogni piccola cosa si alzava al passare del vento. I piccoli animali corsero a nascondersi, i fiori richiusero la loro corolla. Ed il grande albero, il più saggio di tutto il prato, si svegliò. Le sue foglie avevano preso a tintinnare, come dolci scampanellii fruscianti nel vento.
°°°°°
C’era una nuvola, alta nel cielo; con le guance gonfie e gli occhi chiusi soffiava forte forte. Tutt’intorno, ogni piccola cosa si alzava al passare del vento. I piccoli animali corsero a nascondersi, i fiori richiusero la loro corolla. Ed il grande albero, il più saggio di tutto il prato, si svegliò. Le sue foglie avevano preso a tintinnare, come dolci scampanellii fruscianti nel vento.
- Hei tu! - Esclamò il saggio albero alla nuvola: – smetti di soffiare sulle mie foglie! Le perderò tutte!
- Scusami – disse prontamente la nuvola – ma mi annoio, sono qui, tutta sola.
- Anche io mi annoio tutto solo, ma non reco alcun fastidio a nessuno! - rispose l’albero.
- Tu solo? Eppure hai tanti alberi intorno a te, bellissimi fiori ai tuoi piedi, animaletti piccoli e grandi che ti si rifugiano.
- E allora, tu? Sei lì in alto, voli nel cielo, puoi vedere tutto e tutti. Sei vicina al sole e alla luna.
- Sono un po’ monotoni, quei due lì, non parlano mai. - rispose mogia la nuvola.
- Gli stessi uccellini che dormono sui miei rami, la mattina vengono a trovarti.
- Sì è vero, e sono molto belli, ma anch’essi sfuggenti, come le mie sorelle nuvole …
- Io invece sempre qui, immobile. Cosa darei per volare nel cielo, un sol giorno … - sospirò il saggio albero.
- Cosa darei io per restare lì sulla terra un sol giorno … - sospirò la nuvola.
- Oh, nuvola! Guarda, le mie foglie! Ora che son diventate gialle e leggere, sembrano volerti raggiungere!
- Anche le mie gocce d’acqua, cadendo leggere sui tuoi rami, sembrano volerti raggiungere!
- Nuvola, siamo gelosi l’uno dell’altra – disse il saggio albero: – facciamo così, io ti regalerò le mie più belle foglie una volta l’anno, esse danzeranno per te, colorando il tuo cielo grigio d’inverno.
- Ed io ti donerò le mie gocce più pure e più fresche, per far sì che le tue radici e i tuoi rami siano sempre dissetati.
- Affare fatto, nuvola! Avrai un pezzetto di terra tutto per te … ed io, un pezzetto di cielo tutto per me...
(Valentina Tuccella)
*****
MM